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VAMPIRI ZOMBI E LUPI MANNARI

Godetevi il video di questa spettacolare mostra.

sabato 31 agosto 2013

Le 70 candeline della biennale e una riflesione sulla cultura in Italia

 

Per essere la manifestazione cinematografica più antica del mondo sicuramente Venezia dimostra ancora una notevole vitalità e questo non per merito del sistema pubblico (locale e nazionale) che visti i tempi conferma semmai i forti affanni anche in quest'ambito della cultura ... Una vera beffa se si pensa che il nostro paese (non certo quello soprannominato 'bel' che ricorda prosciutti e formaggi ... ivi compresi coloro che a Roma - e non solo - pensano di guidarlo e dirigerlo!) ospita il cinquantapercento del patrimonio storico mondiale.
Basterebbe gestire il tutto secondo i più moderni e razionali criteri di marketing culteral-territoriale per far diventare i nostri giacimenti culturali (città, chiese, monumenti, palazzi, biblioteche, collezioni, musei pubblici e privati ma anche incontri, eventi, manifestazioni, folklore e quant'altro) una fonte di reddito attiva e in crescita facendo sì che tutto il ciarpame politico-mediatico su una coperta - quella economica del bilancio nazionale - trovasse altri lidi dove rivolgere il suo lamento greco ... Tutti sono bravi a ridurre le spese degli 'altri' ma come al solito è assai più doloroso scoprire e togliere la pagliuzza dal nostro occhio!

 

E così, tornando alla Biennale, dopo i proclami tonitruanti di Laudadio che in sala annunciò il via al progetto del nuovo Palais, gli slalom politico-diplomatici di Barbera, Muller e di nuovo Barbera prima sulla trionfale scelta del progetto - a fronte di un costoso bando in internazionale - e poi sull'avvio dei lavori (visibili nel desolante ground zero che tutt'ora è una ferita aperta per Venezia e gli abitanti del Lido) grazie anche ai contributi dei fondi stanziati per il 150 anni dell'unità d'Italia, oggi il presidente Baratta - unico vero punto fermo della manifestazione d'arte veneziana - con pragmantico realismo dichiara cocnlusa quella fase annunciando che non vuol più sentire parlare di un nuovo 'Palazzo' del cinema e che con i fondi a disposizione si implementeranno gli spazi di proiezione dell'adiacente ex-Casinò, da molti anni ormai considerato a tutti gli effetti il 'Palazzo' bis e (magari) si procederà finalmente ad una nuova ristrutturazione del Palalido - un tempo arena a cielo aperto dietro il Palais poi riqualificata, coperta e attrezzata grazie al contributo di sponsor privati ... Peraltro va detto che se gli impianti audio-video e lo schermo sono tutto sommato ancora decenti, sicuramente necessitano di urgente sostituzione l'impianto luci (che parzialmente era bruciato proprio l'anno scorso all'inizio di una proiezione) e soprattutto le strette e scomodissime sedie che per chi deve seguire un percorso di circa 5-6 proiezioni giornaliere diventano una vera tortura!
Stesso discorso per gli antidiluviani tornelli di metallo posti come divisori all'esterno di uno dei due ingressi ... in caso di calca veramente pericolosi, specie se si considera che a fronte di un personale che si rinnova di anno in anno (e che quindi non è adeguatamente preparato) l'apertura appena 15 minuti prima dell'inizio film - quando magari devi anche dare gli occhialini 3D o fare il controllo e la conta con il lettore ottico delle tessere - e l'insensata logica delle priorità tra tessere rosse e blu - con le gialle, pure attribuite a colleghi che lavorano, che devono sperare in un ingresso pochi minuti prima dell'inizio ... quando non a film iniziato - di fatto sottolineano il gap di stile e organizzazione rispetto a tutte le altre manifestazioni internazionali del settore.
Si confermano invece quali note positive l'ottimizzazione dei servizi web, della sala stampa con un wi-fi diffuso e funzionale ma soprattutto la riduzione delle opere  complessivamente presentate e loro proposta abbastanza razionale grazie alla creazione di percorsi in cui generalmente è potenzialmente facile organizzarsi.
Insomma avanti piano con prudenza e nel cuore un inguaribile ottimismo per un domani (speriamo) sempre migliore!

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