
Ed ecco allora che, a causa di un virus, tutti gli uomini e le donne del pianeta vengono trasformati in non-morti. Tutti tranne Robert Neville, l'ultimo uomo sulla Terra, che di giorno diventa il padrone del mondo, predatore di vampiri, mentre di notte deve vivere barricato in casa e difendersi dall'attacco dei non morti. Una creatura che incute paura e che deve essere stanata ed eliminata: una leggenda.
La prima trasposizione cinematografica del romanzo di Matheson è del 1964, una coproduzione italoamericana intitolata L'ultimo uomo della Terra, diretto da Ubaldo Ragona, girato a Roma, interpretato da Vincent Price con scenografie di Giorgio Giovannini.
La prima trasposizione cinematografica del romanzo di Matheson è del 1964, una coproduzione italoamericana intitolata L'ultimo uomo della Terra, diretto da Ubaldo Ragona, girato a Roma, interpretato da Vincent Price con scenografie di Giorgio Giovannini.

Nel 1971 è la volta di 1975: Occhi bianchi sul pianeta Terra: diretto da Boris Sagal, con Charlton Heston nei panni di Neville. Questa volta la storia è un po’ diversa: la ragione dello spopolamento del pianeta è una guerra batteriologica che ha trasformato i sopravvissuti in creature albine e fotofobiche. Al contrario del lavoro di Matheson, che non prevede futuro per il mondo che conosciamo, il film propone un finale che lascia ben sperare.