Stabilito dove andrebbe, o meglio dove non andrebbe, conservata la vostra collezione Elisa Albano oggi affronta un altro tasto dolente della conservazione.
COME SI CONSERVANO I MANIFESTI?
Molto probabilmente qualsiasi manifesto abbiate comprato, ereditato, o rubato, e oggi conservato gelosamente in cantina, risulta piegato e ripiegato su se stesso un numero infinito di volte.
Sebbene la manualistica conservativa consiglierebbe di disporre le opere in posizione totalmente distesa, per ovvie ragioni di spazio, anche in questo caso tenterò di fornire indicazioni di compromesso.
Nel caso in cui i manifesti si presentassero già piegati in molti punti, per limitare il danno, sarebbe bene disporli sfruttando il numero minore possibile di pieghe già esistenti; se invece per qualche fortuito motivo il manifesto non è mai stato piegato si potrebbe azzardare un avvolgimento attorno ad un tubo di cartone. Maggiori sono le dimensioni dell’opera, maggiore dovrebbe essere la misura del diametro del tubo per evitare che un manifesto di grandi dimensioni venga avvolto troppe volte su se stesso. L’opera così sistemata dovrebbe essere conservata in posizione orizzontale per evitare la formazione di arricciamenti e lacerazioni lungo i margini.
Mi pare anche doveroso ricordare che ogni manifesto, sia arrotolato sia disposto orizzontalmente, dovrebbe essere interfogliato con carta per la conservazione: nel primo caso sarà sufficiente avvolgere contemporaneamente intorno al tubo sia il manifesto che un foglio di carta delle medesime dimensioni in modo tale che la parte esterna risulti protetta; nel caso in cui le opere siano riposte piegate è consigliabile inserirle all’interno di cartelle in carta.
Il modo più semplice di creare cartelle conservative è piegare a metà il foglio, parallelamente al lato corto.
Elisa Albano