giovedì 8 agosto 2013

Nosferatu Il principe della notte


In occasione della mostra Vampiri, zombi e lupi mannari, il manifesto del mese è stato scelto tra quelli dedicati ai vampiri.
Realizzato dall'illustratore italo americano David Palladini, il manifesto del Nosferatu Il principe della notte è un autentico capolavoro che restituisce in pieno lo stile e il senso della pellicola strizzando l’occhio alle grafiche inquietanti dei manifesti espressionisti del Nosferatu di Murnau.

Nel suo manifesto trovano posto tutti gli elementi portanti del film: il biancore cadaverico del vampiro che guarda spietato chi lo sta osservando, la donna abbandonata tra le sue braccia, il viaggio in nave che si intravede dalla finestra, il castello. 


Curioso il martello col paletto in alto a sinistra, elementi del tutto assenti nel film ma che appartengono all’immaginario vampirico.



Ingaggiato espressamente da Werner Herzog per realizzare il manifesto del suo film David Palladini,
classe 1946, è apprezzato in tutto il mondo per  lo stile legante e originale, chiaramente ispirato al liberty e a certe delizie di Klimt. Autore di molti libri illustrati per ragazzi è conosciuto e per aver illustrato Gli occhi del drago, il romanzo fantasy di Stephen King scritto nel 1984, e una serie di stupendi tarocchi.


 

Interessante anche l'edizione giappone del manifesto che pur mantenendo l'impianto immaginato da Palladini ha privilegiato il racconto fotografico della storia attraverso l'inserimento nella cornice originaria di alcuni particolari di foto di scena.

 

Completamente diversa invece la scelta della distribuzione polacca che ha preferito far ridisegnare completamente il manifesto da un artista locale come lo stesso Palladini nuovo al  mondo dell'illustrazione cinematografica.
Zygmunt Zaradkiewicz, classe 1951, è conosciuto per le sue illustrazioni, per le sue vignette e i suoi fumetti e per aver realizzato, in collaborazione con la moglie, le scenografie e i costumi per il teatro di Varsavia. Il suo manifesto decisamente inquitante timanda per molti aspetti alle prime edizioni dei poster realizzati per promuovere il film di Murnau.



IL FILM SECONDO 

Il film di Herzog più noto al pubblico e la parte che ha massimizzato le potenzialità espressive ambigue di Kinski (qui quanto mai calmo...è noto che avesse un caratteraccio). Molti hanno accusato il film di aver copiato pedissequamente il suo predecessore (certe inquadrature, i denti del vampiro), ma in verità questo Nosferatu del 1979 si regge degnamente sulle proprie gambe. La fotografia è splendida e lo spettatore è lasciato "solo" a percepire la gelida atmosfera del film e di una città devastata dalla peste che sfila in una coreografia di morte. In effetti il tentativo di riprodurre il muto del primo film, porta quello di Herzog ad essere a tratti abbastanza noioso con lunghi momenti privi di dialogo. Eppure la colonna sonora (di Popol Vuh), i vestiti, l'atmosfera globale del film riescono a farsi guardare senza farci sbadigliare per tutta la lunghezza della pellicola che, nonostante sia simile a quella di Murnau, dura di più. Kinski (che si sottoponeva a 5 ore al giorno di trucco) porta sullo schermo un Dracula stanco, maledetto più nell'aspetto che nel comportamento, melanconico, un mostro suo malgrado che a fatica segue il suo istinto. Anche Topor riesce a fare un lavoro notevole, il suo Renfield è davvero un matto inquietante. E' difficile essere colpiti da questo film se non vi abbandonate completamente alla sua atmosfera ipnotica, ai suoi silenzi funerei, alle elegantissime immagini dei festini consumati in mezzo alla morte che si diffonde nella città, richiamo ai totentanz. Herzog aggiunge all'inizio del film delle riprese di mummie messicane e riprese di pipistrelli che forse sono le immagini più forti per un pubblico non scafato. Alla fine dà una svolta al plot riportando all'azione Jonathan Harker, ma non dico di più. Se la versione di Nosferatu del 1922 di Murnau rimane quella più originale ed inquietante, quella di Herzog (che a difficoltà può essere definita horror) è quella sicuramente più misteriosa e mistica. Si astengano dalla visione coloro che non sopportano i film lenti e silenziosi.

Per saperne di più cliccate qui



Se volete saperne di più sul libro tratto dal film di Murnau... cliccate qui

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