lunedì 2 settembre 2013

L'arbitro: una commedia sarda apre la Biennale 2013


 

Firmato da Paolo Zucca, L'ARBITRO è un film con un bianco e nero desaturato dove i toni della commedia surreale e beffarda si sposano con l'impietosa fotografia del truffaldino malcostume imperante di Calciopoli. Sullo sfondo di una Sardegna dove la rivalità calcistica cittadina raggiunge estremi parossistici al limite dell'assurdo si gioca la partita quodiana di una varia umanità che cerca di vivere e sopravvivere. Così quando il figlio di un'emigrante torna dall'Argentina e si scopre valente calciatore, l'allenatore cieco ma dal fiuto infallibile (o quasi) lo copta subito per cambiare le sorti della squadra locale, da sempre vessata e surclassata da quella dei vicini accerrimi rivali. In parallelo l'ascesa e la rovinosa caduta di un arbitro internazionale tentato non tanto dai soldi quanto dalla gloria che - tra intrallazzi e combine mal riuscite - finirà deferito e condannato dalla corte federale ad arbitrare nell'inferno dei gironi dilettanti della provincia sarda. Un finale divertito e divertente chiuderà con il sorriso questa curiosa tragicommedia cui dà un tocco particolare anche la love story tra un'inedita Geppi Cucciari - figlia dell'allenatore - e l'immigrato di ritorno nuovo astro nascente della squadra.


Molto efficace il manifesto ufficiale del film incentrato su una tipica posa marziale di Accorsi nel ruolo dell'arbitro protagonista della storia.

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