lunedì 2 settembre 2013

A tutto Benigni



Roberto Benigni è, forse, tra gli attori italiani, uno dei più conosciuti all'estero. Vuoi perchè è l'unico interprete maschile italiano - e il primo non anglofono in assoluto - a ricevere l'Oscar come miglior attore protagonista, recitando nel ruolo da protagonista in un film, La vita è bella, in lingua straniera. Il primo oscar italiano come miglio attore dopo quello vinto da Sophia Loren nel 1962. Anno in cui, quasi fosse una premonizione, Benigni veniva al mondo.
Monologhista dalla presenza scenica unica, le sue entrate sul palco, con la sua lunga falcata alla Pippo Baudo, accompagnate da marcette suonate da bande musicali caratteristiche del circo hanno cambiato profondamente il volto della televisione e del cinema italiano e sono diventate il suo segno di riconoscimento sinonimo di una comicità ironica e dissacrante.
Begnini tuttavia non è solo un attore ma è uno sceneggiatore e un regista capace di raccontare storie che anche se “tipicamente” italiane possono fare il giro del mondo.
Noto al grande pubblico per le sue apparizione televisive e per le sue “benignate” durante le prime serate condotte da Pippo Baudo e Raffaella Carrà si è sempre distinto per la sua comicità sovverviva caratterizzata da un carattere gioioso e irruente. Benigni  è uno dei massimi rappresentanti della commedia popolare italiana grazie alla ripresa di un clichè sempre valido basato sull'equivoco  e sullo scambio di identità.
Per celebrare la forza espressiva di questo attore, che ha saputo mettersi in gioco affrontando temi di grande impegno come per esempio la Divina Commedia, che ha portato nelle piazze italiane e in televisione raggiungendo ascolti inimmaginabili per un testo così impegantio e difficile,

La Gazzetta dello Sport lancia in edicola, a partire dal 21 agosto, una collana di 28 titoli che comprende oltre ai più importanti successi nelle sale cinematografiche anche le pellicole meno conosciute al grande pubblico con l’attore giovanissimo, (opere come Il Minestrone, Vita da Cioni e Pierino e il Lupo),  i suoi esordi teatrali e addirittura la trasmissione televisiva Onda Libera , storico programma di Raidue, in cui Roberto era sia protagonista sia autore.

La prima uscita è ovviamente Johnny Stecchino. Il film, uscito nel 1991 era scritto con Vincenzo Cerami, compagno di lavoro e di scrittura di benigni in molte altre pellicole. Tutta la pellicola è ricca i rimandi alle  gag classiche di Totò e dei fratelli Marx e  anche la scelta del nome del protagonista è una citazione di un classico della commedia degli equivoci: A qualcuno piace caldo di Billy Wilder con Marilyn Monroe, Tony Curtis e Jack Lemmon. Johnny Stecchino è infatti ispirato a Charlie Stecchino il gangster ucciso dagli uomini di Ghette durante la strage di San Valentino che da il via a tutta la commedia di Wilder. Da segnalare che A qualcuno Piace caldo vinse un Oscar (per la regia) e tre Golden Globe, tra cui quello per miglior commedia mentre Jack Lemmon vinse il Golden Globe come miglior attore.



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