domenica 8 settembre 2013

Omaggio a PIERO TOSI



È di queste ore la notizia del conferimento dell’Oscar alla Carriera al grande costumista italiano Piero Tosi (Sesto Fiorentino, 1927), autore di autentiche opere d’arte sartoriale che hanno contribuito al successo di film come Bellissima (1951), Senso (1954), Il bell’Antonio (1960), Rocco e i Suoi Fratelli (1960), Il Gattopardo (1963), Ieri oggi e domani (1963), La caduta degli dei (1969), Medea (1969), Morte a Venezia (1971), Ludwig (1972), Malizia (1973), Il Portiere di Notte (1974),  Il malato immaginario (1979), La Traviata (1983), Il vizietto (1980) e Storia di una capinera (1993) solo per citarne alcuni. Un artista completo e raffinato le cui creazioni sono state rese uniche da un innato senso per il bello e una profonda conoscenza della storia della moda, due qualità che ha condiviso con grandi registi come Luchino Visconti, Franco Zeffirelli, Liliana Cavani, Mauro Bolognini, Luigi Comencini, Vittorio De Sica, Alberto Lattuada, Pier Paolo Pasolini, Mario Soldati, Federico Fellini e tanti altri.

In questa occasione Fermo Immagine – Museo del Manifesto Cinematografico di Milano dedica a Piero Tosi un un piccolo ma sentito omaggio: per due settimane dal 10 al 22 settembre, nella sala Hollywood, si potrà visitare a ingresso gratuito, la mostra L’uomo che vestì Il Gattopardo. In esposizione  i saranno 10 magnifiche fotobuste originali (grandi foto di scena che venivano affisse negli altri dei cinema per pubblicizzare il film) e il manifesto de Il Gattopardo, il capolavoro di Luchino Visconti che nel 1963 ha visto Tosi protagonista assoluto con i magnifici costumi realizzati dalla Sartoria Tirelli di Roma che gli fecero guadagnare una nomination all’Oscar: l’abito bianco indossato da Claudia Cardinale è passato alla Storia del Cinema imponendosi come stereotipo di eleganza e stile.


 

 Le fotobuste de Il Gattopardo saranno esposte in un cerchio al cui interno campeggia un Oscar. Sul megaschermo saranno proiettate le scene di questi capolavori in cui i costumi di Tosi sono protagonisti assoluti.














Proprio al suo fortunato e fruttuoso rapporto con Luchino Visconti è dedicata la mostra: esposte anche 8 rarissime foto di scena scattate sul set di Ludwig (1972) in cui i costumi di Tosi sono protagonisti assoluti: per il film sulla vita del folle re di Baviera (interpretato da un intenso Helmut Berger) Tosi realizzò ricostruzioni perfette delle divise dell’epoca, degli abiti indossati dal’imperatrice Sissi (Romy Schneider) e perfino la copia del sontuosissimo mantello regale usato dal sovrano per l’incoronazione realizzato con raffinati ricami in oro ed ermellino vero.
Esposti anche i manifesti di Morte a Venezia (dove Tosi vestì una superba Silvana Mangano rendendola davvero indimenticabile, simile in tutto e per tutto all’elegantissima madre di Visconti), di Senso (dove a primeggiare sono le accuratissime riproduzioni delle divise austriache oltre che agli elegantissimi abiti di Alida Valli), di Rocco e i suoi fratelli (dove la maestria del costumista brilla anche nel vestire poveri immigranti) e di La caduta degli dei (dove l’eleganza decadente della nobiltà industriale tedesca finisce per stridere con il rigore affettato delle uniformi naziste). Scelte dovute, visto che Tosi si guadagnò tre nominations all’Oscar proprio per Il Gattopardo, Ludwig e Morte a Venezia (più altre due per Il Vizietto e La Traviata).


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